mettici la mano

Due personaggi, tratti dai romanzi incentrati sulla figura del Commissario Ricciardi, sono i protagonisti di questa commedia di De Giovanni: il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella; e con loro una donna che il brigadiere Maione ha appena arrestato per omicidio. È il 1943 e Napoli vive nell’incubo dei bombardamenti, quindi i tre si ritrovano in una cantina, improvvisato rifugio antiaereo, in attesa del cessato allarme, ma con la paura di una più tragica conclusione. A vegliare su di loro una statua della Madonna Addolorata. E proprio davanti a lei si svolge, in un dialogo serrato e appassionato, il confronto tra i tre personaggi: sul delitto commesso, sulla difesa della ragazza da parte di Bambinella, l’unico poi ad avere fede nella Madonna, o sull’accusa da parte del brigadiere. A interpretare i personaggi di Maione e Bambinella sono gli stessi attori che li hanno portati sullo schermo per la televisione. La loro coppia funziona qui altrettanto bene, mentre si affrontano riflessioni sulla fede e la giustizia, e vivono tra dolore e speranza.